Lisa Beat e i Bugiardi, Poisonivies and the Steady, Pronti, attenti via!- Zazza Bar Music Club, Carpi (MO) 31.12.2022
ENGLISH VERSION BELOW (written in red)
A forza di prendere per il culo con la frase (effettivamente spesso ansiogena e odiosa) “Cosa fai a capodanno?” negli ultimi anni le serate per capodanno sono sempre meno. Ok, il Covid ci ha messo del suo, però è una tendenza che era cominciata anche prima… peccato, perchè si è persa un po’ un’occasione di socialità piuttosto importante e partecipata…
Lasciando da parte queste considerazioni, la serata organizzata nel bel mezzo dell’Emilia e della pianura padana è una bella occasione per lasciarsi alle spalle il 2022 ed entrare… no, non nel 2023, cosa avete capito, negli anni ’60! La scaletta prevede infatti gruppi dalla forte influenza beat e 60s e un dj set a tema…
Lo Zazza Music Bar è piuttosto isolato, sono due piani, il piano terra è un classico bar di paese, mentre di sopra al primo piano c’è la sala concerti, della grandezza giusta per l’evento, affollata ma non troppo. Il fatto di avere il bancone al piano di sotto aiuta a regolare l’affluenza, e incredibilmente nessuno si sfracella salendo o scendendo le scale… Per finire, le presenze sono piuttosto buone, nonostante non ci troviamo in una grande città, ma l’Emilia ha sempre avuto una scena mod/60s/scooterista piuttosto in salute…
Ad aprire le danze sono i reggiani Pronti, attenti, via, che sul volantino erano ancora pubblicizzati come Ready, steady, go (il cambio di nome, o meglio, l’italianizzazione del nome, è stato piuttosto recente a quanto mi dicono). Si tratta di una band composta dagli ex componenti Coys, per chi non lo sapesse una delle prime mod band italiane, che ricordo di aver visto live qualche anno fa al Mods MayDay a Torino, in occasione dell’uscita dell’LP che raccoglieva le loro demo dell’epoca.
Se però i Coys erano dediti ad un sanguigno mod ’79, i Pronti, attenti, via si muovono invece in territori Kinks (di cui infatti fanno una cover con testo in italiano, ma ho dimenticato quale) o Small Faces, coniugati con un suono beat 60s all’italiana. I pezzi sono tutti cantati in italiano, anche le (numerose) cover sono riarrangiate e i testi modificati, come avveniva in epoca beat. E’ evidente che si tratta di persone che conoscono alla perfezione il genere e sanno come maneggiarlo, oltre che musicisti capaci, l’unico appunto che mi permetto di fare è che il risultato è a volte troppo pulito e preciso, a scapito di un po’ di immediatezza e ruvidezza che, soprattutto live, potrebbe dare al gruppo una marcia in più. Questo però è il mio punto di vista, va considerato che non sono un profondo conoscitore del genere…
Dopo di loro è il turno dei Poisonivies & the Steady, che avevo già avuto occasione di vedere dal vivo alcuni mesi fa e il cui ultimo singolo conto di recensire a breve (si è pure guadagnato un buon 5° posto nella nostra classifica su Instagram dei migliori singoli del 2022)…
Il sestetto reggiano propone un interessante connubio tra ritmi giamaicani e musica nera statunitense (r’n’r e doo wop, principalmente), come si nota in cover quali “Be my guest” o “Blue moon”. La cosa in un primo momento potrebbe anche lasciare perplesso qualcuno, ma a pensarci bene lo ska è nato (anche) proprio dal tentativo di incidere in Giamaica pezzi rhythm’n blues autoctoni che scimmiottassero i dischi americani per le dancehall… si tratta della chiusura di un cerchio?
Al netto di queste elucubrazioni mentali, i reggiani si confermano come ottima live band, con una presenza scenica assicurata dalle due cantanti e con un invidiabile base ritmica; l’ottima scelta delle cover e una bella energia emanata dal palco fanno sì che sia difficile rimanere impassibili quando suonano (ed infatti il pubblico è molto partecipe).
Per ultimi, passata la mezzanotte e i festeggiamenti di rito (mentre erano sul palco i Poisonivies), ecco l’ultima band n cartellone: da Ancona, Lisa Beat e i Bugiardi. Non li conoscevo se non di nome (so che sono nel catalogo di Area Pirata, il che di solito è garanzia di qualità), per cui sono piuttosto incuriosito.
Ottima presenza scenica, diverse cover inframmezzate da un certo numero di pezzi propri, discreta tecnica e cura degli arrangiamenti e un bel suono di Farfisa (da quanto tempo non vedevo una band con una Farfisa!) rendono lo show divertente e coinvolgente. Cosa altrettanto importante: la band risulta credibile e non forzata o addirittura un mero scimmiottamento dell’estetica beat in stile festa in maschera, si vede benissimo che la band si diverte col pubblico. Poi, possono piacere o non piacere, è un altro discorso: a me piacciono, anche se forse il set è un po’ troppo lungo visto il contesto del capodanno che ad una certa ora fa desiderare il dancefloor, anche considerato che finiscono di suonare alle 2 di notte o giù di lì.
La serata termina con balli scatenati in una pista gremita al suono di soul e rocksteady, alla consolle si alternano vari dj emiliani e milanesi e la serata fila via liscia fino alla fine (onestamente non so se fino alla fine, il viaggio di ritorno non è brevissimo quindi andiamo via prima della fine), complimenti all’organizzazione!
ENGLISH VERSION
After repeating several times the phrase (actually often anxious and hateful) “What are you doing on New Year’s Eve?” in recent years gigs and parties for New Year’s Eve are fewer and fewer. Yes, Covid is also to blame, but it’s a trend that started even earlier… too bad, because we lost an important opportunity for socializing…
Leaving these considerations aside, the evening organized in the middle of Emilia and the Po Valley is a great opportunity to leave 2022 behind and enter… no, not 2023, you misunderstood, I mean the 60s! In fact, the lineup includes groups with a strong beat and 60s influence and a themed DJ set…
The Zazza Music Bar is quite isolated, there are two floors, the ground floor is a classic bar, while upstairs on the first floor there is the concert hall, just the right size for the event, crowded but not too much. Having the bar downstairs helps regulate the turnout, and incredibly no one crashes going up or down the stairs… Finally, the attendance is quite good, even though we are not in a big city, but Emilia has always had a pretty healthy mod/60s/scooter scene…
The local combo “Pronti, attenti, via” starts the dance, on the flyer they were still advertised as “Ready, steady, go” (the change of name, or better, the translation of the name, was rather recent according to what I’m told). It is a band made up of former members of The Coys, for those who don’t know, one of the first Italian mod bands, which I remember seeing live a few years ago at Mods MayDay in Turin, on the occasion of the release of the LP that collected their old demos.
However, while the Coys were dedicated to a passionate mod ’79, “Pronti, attenti, via” instead move in the territories of Kinks (of which they make a cover with text in Italian, but I have forgotten which one, sorry) or Small Faces, conjugated with an Italian 60s beat sound. The songs are all sung in Italian, even the (many) covers are rearranged and the lyrics modified, as happened in the original beat era. It is clear that these are people who know the genre perfectly and know how to handle it, as well as capable musicians, the only comment I allow myself to make is that the result is sometimes too clean and precise, to the detriment of a little of immediacy and roughness which, especially live, could give the group an edge. But this is my point of view, and I’m not a profound connoisseur of the genre…
After them it’s the turn of Poisonivies & the Steady, who I had already had the opportunity to see live a few months ago and whose last single I will soon review (it also earned a good 5th place in our Instagram’s best singles of 2022)…
The sextet from Reggio Emilia offers an interesting combination of Jamaican rhythms and American black music (mainly r’n’r and doo wop), as can be seen in covers such as “Be my guest” or “Blue moon”. At first this might even leave some confused, but think about it, ska was born (also) precisely from the attempt to record native rhythm’n blues songs in Jamaica that mimicked American records for local dancehalls… it is the closing a circle?
Leaving these mental lucubrations, the guys from Reggio confirmed being as an excellent live band, with a stage presence ensured by the two singers and with an enviable rhythmic base; the excellent choice of covers and a beautiful energy emanating from the stage make it difficult to remain impassive when they play (and in fact the audience is very involved).
Finally, after midnight and the usual celebrations (while the Poisonivies were on stage), here is the last band on the bill: from Ancona, Lisa Beat e i Bugiardi. I didn’t know them except by name (I just knew they’re in the Area Pirata roster, which is usually a guarantee of quality), so I’m quite intrigued.
Excellent stage presence, several covers and a certain number of original songs, good technique and arrangements and a nice Farfisa sound (it’s been a long time since I’ve seen a band with a Farfisa!) make the show fun and engaging. Equally important: the band is credible and not a mere ape of the beat aesthetic like a Halloween party, you can see that they can feel it, and they have fun playing. Then, they may or may not like it, it’s another matter: I like them, even if perhaps their set is a little too long, you know it’s New Year’s Eve and at some point you need the dancefloor, even considering that they finish playing at 2am or so.
The might ends with wild dances in a crowded dance floor playing soul and rocksteady, there are various Emilian and Milanese DJs alternating at the console and the night goes smoothly until the end (I honestly don’t know if until the end, the return journey is not very short so we leave before the end), congrats to the organization!
Oi! Senza pietà 