Il Complesso, Slurmies, TV Lied!, Losers Parade, Atrox, Crimson Ghost, I like Allie, Deaf Lingo, Barrio’s, Milano, 02.04.2023

ENGLISH VERSION IN RED

Sopravvissuto a stento alla trasferta bolognese per Chisel, DUAP e compagnia bella (il report arriva a breve, curiosoni!), ho ancora le forze per recarmi (meglio dire trascinarmi) al Barrio’s, dove è previsto questo interessante festival che dura tutto il pomeriggio, iniziando addirittura alle 14! Ci sono tipo 8 band ognuna “presentata” da un’etichetta diversa, di generi e provenienze diverse, un bel mix insomma. Io da parte mia alle 14 ho appena terminato di scofanarmi una cotoletta alla bolognese in una trattoria in zona Pilastro (era un reato!), per cui tra che arrivo a Milano e che riesco a passare al Barrio’s finisce che è passato un po’ di tempo dall’inizio del festival.

In particolare per quanto riguarda i gruppi che che mi interessavano han già suonato Atrox (che avrei rivisto volentieri dall’ultima volta al Leonkavallo, sono sempre una garanzia!) e Crismon Ghost (ma non avrei disdegnato neanche gli I like Allie, che mi intrigano).
In compenso scopro con piacere e molto stupore che al Barrio’s c’è un sacco di gente, di tutte le età e stili; in particolare l’età media sembra più bassa rispetto ai classici concerti milanesi, il che è un bene (purtroppo io sono in controtendenza e contribuisco ad alzarla).

Having barely survived the Bolognese trip for Chisel, DUAP and co (the report will arrive shortly!), I still have the strength to go (better say drag myself) to Barrio’s, where is planned this interesting festival which lasts all afternoon, starting at 2pm, a true matinee! There are 8 bands each one “presented” by a different label, of different genres and origins, a nice mix in short. For my part, at 2 pm, I’ve just finished whipping up a Bolognese cutlet in a restaurant in Bologna, so when I arrive in Milan and finally manage to go to Barrio’s, it ends up being a bit time since the start of the festival.

In particular some bands that interested me have already played, for example Atrox (which I would have gladly seen again since the last time at Leonkavallo, they are always a guarantee!) and Crismon Ghost (but I would not have disdained even I like Allie, which intrigue me ). On the other hand, I discover with pleasure and amazement that there are a lot of people at Barrio’s, of all ages and styles; in particular, the average age seems lower than in the classic gigs in Milan, which is a good thing (unfortunately I’m against the trend and contribute to raising it).

Arrivo che hanno appena iniziato i Losers Parade, hardcore band da Genova e dintorni. Faccio due premesse: la prima è che mi scuso col gruppo perchè io qualche foto e un video le avevo fatte, ma per un problema tecnico (diciamo così, piuttosto che ammettere che sono un rincoglionito) le ho perse nel passaggio da telefono a PC (ma tanto le foto le faccio male, quindi non è che vi siete persi sta gran cosa). La seconda è che tra l’arrivo e i saluti a un po’ di gente presente (ovviamente, per tutelare la mia identità segreta, non posso fare nomi) buona parte del concerto me lo perdo, o comunque non riesco a dargli la dovuta attenzione. Quello che posso dire è che i Losers Parade fanno hardcore vecchia scuola con riferimenti ai classici gruppi americani tipo Circle Jerks eccetera, ma a me non sono piaciuti, nonostante ne avessi letto bene in giro. Non so perchè, mi son sembrati un po’ poco carichi e senza particolari lampi o sprizzi.

Terminano i Losers Parade e io ne approfitto per fare un giro tra le distro, che sono numerose e ben fornite. Però, a parte la fanzine di Tutti Pazzi, non compro nulla che in questo periodo devo stare attento: 1) ai soldi 2) allo spazio in casa (devo trovare un nuovo buco dove infilarli che ormai ho occupato l’occupabile, prima che la signora Influencer mi sbatta fuori di casa); comunque girare per distro e scartabellare dà sempre un certo piacere, non è vero? (no, non è vero, voglio comprare tutto mannaggia al consumismo)

I arrive when Losers Parade, an hardcore band from Genoa, has just started. I make two assumptions: the first is that I apologize to the band group because I had taken a few photos and a video, but due to a technical problem (let’s say so, rather than admitting that I’m a moron) I lost them in the transition from phone to PC ( but I suck doing pictures anyway, so it’s not like you missed this great thing). The second is that apart of the arrival and the greetings to many people present (obviously, to protect my secret identity, I can’t name names) I miss most of the concert, or in any case I can’t give it due attention. What I can say is that Losers Parade plays old school hardcore influenced by classic American bands like Circle Jerks and so on, but I didn’t like them, even though I read good things about them. I don’t know why, they seemed a little light to me and without particular flashes or spurts.

Losers Parade ends and I take the opportunity to take a tour of the distros, which are numerous and well stocked. However, apart from the Tutti Pazzi fanzine, I can’t buy anything because in this period I have to be careful: 1) with money 2) with space in my house (I have to find a new hole in which to put them in that by now I have occupied the employable space, before the Mrs. Influencer throw me out of my house); however, going around the distro and browsing always gives a certain pleasure, doesn’t it? (no, it’s not true, I want to buy everything, damn consumerism!)

Tocca a questo punto ai TV Lied! (gran nome), che non avevo mai sentito e che credo siano a uno dei loro primi concerti (ho controllato ed in effetti questo era tipo il secondo). Scopro mentre scrivo queste righe che vengono dalla Romagna e che tra di loro c’è qualcuno degli Antares.
Appena li vedo sul palco devo dire che penso un po’ male, sembrano usciti dal casting di un telefilm americano anni ’90 nella parte di quegli studenti alternativi, un po’ metallari… Quando iniziano a suonare però mi rassicuro: fanno punk rock, a mio parere in alcune canzoni un po’ ibridato con del rock alternativo, ben suonato e cantato in inglese. Picchiano ma senza esagerare, sono melodici ma non troppo e nonostante sia il loro primo concerto si vede che hanno già un po’ di rodaggio alle spalle.
Diciamo che non mi fanno strappare i capelli (anche perchè non sono sicuro che sia il mio genere) ma è un buon inizio; se davvero sono al secondo concerto, tanto di cappello.

Now it’s up to TV Lied! (great moniker), which I had never heard of and which I believe are at one of their first gigs (I just checked and in fact this was like the second one). I discover as I write these lines that they come from Romagna and that there is someone from the Antares among them.
As soon as I see them on stage I have to say that I think a little badly, they seem to come out of the casting of an American 90s TV show in the part of those alternative students, a bit metalheads… When they start playing, however, I reassure myself: they play punk rock , in my opinion in some songs a bit hybridized with alternative rock, well played and sung in English. They punch but without exaggerating, they are melodic but not too much and although it is their first concert, it is clear that they already are a little experienced.
Let’s say they don’t make me pull my hair out (also because I’m not sure it’s my genre) but it’s a good start; if indeed they are in the second concert, hats off.

Finito il loro concerto è la volta dei The Slurmies; anche loro non li conosco, ma li ha portati la Striped Records, quindi che possono fare se non punk rock melodico in 4/4 di impronta 100% americana stile Screeching Weasel/ Riverdales/ Manges? Ed è esattamente quello che fanno, classico gruppo da Punk Rock Raduno e affini, con tutto ciò che ne consegue.
Tra le cose che rientrano nel campo del “bene” c’è il fatto che stavolta il cantante fa solo il cantante, il che secondo me è sempre un vantaggio, perchè fornisce un po’ di dinamicità in più ad un gruppo.
Insomma, non vinceranno mai un premio originalità, però per una mezz’ora di concerto funzionano molto bene, si fanno canticchiare volentieri. Anzi, gli va fatto un applauso ulteriore perchè il bassista e uno dei chitarristi sono “in prestito” da un altro gruppo (gli All Coasted), ma suonano come se fossero i membri ufficiali, intendendosi alla perfezione col resto del gruppo.

After their concert it’s the turn of The Slurmies; I don’t know them either, but Striped Records presented them, so what can they do but 100% American melodic 4/4 punk rock à la Screeching Weasel/ Riverdales/ Manges? And that’s exactly what they do, it’s the classic band for Punk Rock Raduno (the biggest italian punk rock fest), with everything that goes with it.
Among the things that fall into the field of “good” there’s the fact that this time the singer is just the singer, which in my opinion is always an advantage, because it gives a little more dynamism to a group.
In short, they will never win an originality prize, but for a half-hour concert they work very well, classic band for sing along. Indeed, a further round of applause should be given to them because the bassist and one of the guitarists are “on loan” from another group (All Coasted), but they play as if they were the official members, getting along perfectly with the rest of the band.

Non so se avete notato dalle foto o dal video che nel frattempo dietro al palco è comparso uno striscione femminista. Il motivo è presto detto: siamo tremendamente in ritardo, e al Barrio’s fanno come il maestro Canello di Fantozzi, ovvero finisce un evento e la sera ne comincia subito un altro. Per cui quando sale sul palco Il Complesso l’evento punk avrebbe già dovuto essere terminato e ne consegue che: 1) molte delle persone che erano al festival sono andate via e siamo rimasti solo alcuni hard liner 2) il loro concerto deve durare poco, che nel 2023 il trucco del mettere indietro o avanti le lancette dell’orologio non funziona più e bisogna liberare il palco.
Purtroppo quando si organizzano eventi con tutti questi gruppi serve qualcuno che caga il cazzo ai gruppi e tiene sotto controllo l’orario: c’hai messo di più a fare il soundcheck? Cazzi tuoi. Il batterista non si trova quando dovete iniziare? Cazzi tuoi. Il chitarrista fa degli assoli non previsti di 10 minuti? Cazzi tuoi.

In questo caso non è stato così e quindi i cuneesi del Complesso (di cui trovate la recensione del disco qui, nel caso ve la siate persa) devono fare un set teso, veloce e senza pause (cosa che immagino metta in difficoltà Dario, il loro cantante, che è della squadra di quelli che sul palco si divertono a parlare e a fare i capipopolo tra un pezzo e l’altro).
In realtà la tensione è proprio la caratteristica dei concerti del Complesso, che dal vivo rendono sempre bene (nonostante io non sia nemmeno più in grado di contare quante formazioni diverse abbiano avuto nella storia) proprio perchè riescono a costruire un clima incendiario, facendo sempre sentire la loro energia al pubblico. E’ questo il motivo per cui mi piace sempre vederli dal vivo: quando tocca a loro senti sempre un’atmosfera frizzante, e vedi sempre che si divertono a suonare e a stare sul palco. Sembra una cosa da nulla, ma mi è capitato di vedere gruppi che sembrava che fossero sul palco per fare un favore a qualcuno (chissà a chi poi, a me no di sicuro), oppure presi solo da se stessi e non c’è nulla che mi ammosci più di quello.

Il concerto va avanti tra pezzi vecchi (“Noi”, “Come un pugno”) e nuovi (“L’italiano”, “DIY or die”), tutti sparati a mille e suonati con precisione e passione. Purtroppo devo fuggire via prima della fine (e dell’immancabile cover di “If the kids are united”… ma “Borstal breakout” non la fate più?), si è fatto tardi e ho ancora un’altra tappa in questa due giorni di concerti, ovvero gli Italia 90 al Biko (anche di quelli arriverà la recensione, datemi tempo!), quindi lascio Il Complesso ancora sul palco e vado via. Quello che ho visto comunque mi ha confermato che i ragazzi dal vivo sono sempre una macchina da guerra!

I don’t know if you saw from the pics or the video that a feminist banner appeared behind the stage in the meantime. The reason is obvious: we are terribly late, and at Barrio’s they do like maestro Canello from Fantozzi (sorry, too difficult to explain if you’re not italian), ie one event ends and another immediately begins in the evening. Therefore, when Il Complesso takes the stage, the punk event should have already ended and it follows that: 1) many of the people who were at the festival have left and only a few hardliners remain 2) their concert must not last long, that in 2023 the trick of putting the hands of the clock back or forward no longer works and the stage must be cleared.
Unfortunately, when you organize events with all these bands, you need someone to shit the groups and keep track of the times: did it take you longer to do the soundcheck? Your fault. The drummer is not found when you need to start? Your fault. Does the guitarist play unplanned 10-minute solos? Your fault.

In this case it was not the case and therefore the guys from Il Complesso (of which you can find the review of the album here, if you missed it) have to play a tense, fast and without pauses set (which I imagine puts Dario,their singer, in difficulty, because he is one of them who enjoy talking on stage between one song and another).
In reality, the tension is precisely the characteristic of the concerts of Il Complesso, which always perform well live (although I am no longer even able to count how many different line up they have had) precisely because they manage to build an incendiary atmosphere, always making one feel their energy to the audience. This is why I always like to see them live: when it’s their turn you always feel a sparkling atmosphere, and you always see that they enjoy playing and being on stage. It seems like a trivial thing, but I’ve seen bands that seemed to be on stage to do someone a favor (who knows who, I’m sure not), or only paying attention to themselves, and there’s nothing that gets me down more than that.

The concert goes on between old (“Noi”, “Come un pugno”) and new songs (“L’italiano”, “DIY or die”), all fired up and played with precision and passion. Unfortunately I have to run away before the end (and the ever-present cover of “If the kids are united”… but don’t you play “Borstal breakout” anymore?), it’s late and I still have one more stop in this two days of concerts, i.e. Italia 90 at Biko (the review will come too, give me time!), so I leave Il Complesso still on stage and go away. What I saw however confirmed to me that live boys are always a killing machine!

Per il resto ottima iniziativa, ottima risposta della gente, c’è sicuramente qualcosa da migliorare (ad esempio il Barrio’s potrebbe vendere la birra ad un prezzo più onesto di 6 euro, cazzo!) ma speriamo di vedere presto un’altra giornata così!

Anyway, excellent initiative, excellent response from the people, there is certainly something to improve (for example, the Barrio’s could sell beer at a more honest price than 6 euros, damn!) but we hope to see another day like this soon!